La sede milanese dell’Agenzia del Demanio sarà il primo Sustainable Building della Pubblica Amministrazione italiana.
Lo storico edificio di Corso Monforte, a Milano, diverrà l’esempio di come la tutela del patrimonio artistico e storico di un immobile possa ben conciliarsi con i lavori di modernizzazione richiesti dalla normativa europea Epbd (Energy performance of building directive), anche nota col nome “Case Green”.
Palazzo Monforte si appresta ad essere profondamente ristrutturato, passando dall’essere un edificio storico quasi intoccato al divenire un esempio di efficienza e sostenibilità a 360 gradi, con alimentazione elettrica solo da fonti rinnovabili e minima dispersione del calore. Nel piano di ristrutturazione ed ammodernamento rientra anche la creazione di spazi aperti ai cittadini, con aree di ritrovo dedicato al co-working e al ristoro.
Alla presentazione del progetto di riqualificazione green, tenutasi a Palazzo Litta, erano presenti Alessandra dal Verme, Direttrice dell’Agenzia del Demanio, Francesca Furst, Segretario Regionale Lombardia del Ministero della Cultura, ed Emanuela Carpani, Soprintendente per l’area metropolitana di Milano.
Come anticipato, la scelta di Palazzo Monforte è anche fortemente simbolica, in un contesto – come quello italiano – in cui risulta spesso difficile conciliare tecnologia, comfort abitativo, sostenibilità e protezione dei beni storici, di cui il nostro Paese è straordinariamente ricco.
In particolare, la facciata della sede meneghina del Demanio, caratterizzata da straordinari decori in stile Liberty, sarà restaurata e illuminata ad hoc da energia ricavata da fonti rinnovabili, in modo da sposarne la bellezza con la massima sostenibilità possibile.
L’intervento di ristrutturazione, il cui costo complessivo è stato calcolato in 11 milioni di euro, coinvolgerà una superficie di 4.400 mq e vedrà l’aggiunta di un sistema di recupero delle acque reflue e meteoriche, sistemi di monitoraggio e controllo dei parametri climatici degli ambienti interni alle tecnologie green già in uso nel palazzo.
Monforte è infatti il primo edificio storico italiano dotato di un sistema di captazione del calore dalla fognatura pubblica che, unito alle FER che verranno installate, permetterà di abbattere sia la domanda energetica sulla rete nazionale sia, come conseguenza diretta, i costi in bolletta.
Secondo una prima stima, riporta l’Agenzia del Demanio in una comunicazione ufficiale, oltre il 54% della richiesta energetica di Palazzo Monforte verrà autoprodotta, cui si aggiungerà un ulteriore il 16% di apporto di energia green.
Queste misure porteranno a dimezzare i costi in bolletta nel 2027, tagliando di almeno il 45% le emissioni di CO₂ nell’atmosfera, anticipando il target fissato dal Comune di Milano nel piano Aria Milano Coal Free per il 2030.
A stretto giro dall’inizio dei lavori di Palazzo Monforte, seguiranno le opere di ristrutturazione ed efficientamento energetico delle sedi del Demanio di Roma, Napoli, Palermo, Bologna e Ancona.
Lo strumento che verrà utilizzato per studiare e realizzare i lavori sarà la realizzazione di smart building con tecnologia Digital Twin, che prevede la creazione di un modello in formato digitale gemello all’edificio reale, equipaggiato con sensori che, con l’emissione di dati in tempo reale, contribuiscono a simulare, prevedere e ottimizzare le prestazioni di un immobile.
HDgreen