Nel 1905 i conti Leopardi Dittajuti avviano la costruzione, su progetto dell’Ing. Giuseppe Miscia, di una casina padronale con affaccio sulla Via Nomentana e con un vasto parco retrostante. Nel 1975 il parco ed i manufatti vengono espropriati dal Comune di Roma che destina l’area a verde e parco pubblico ed il casino a sede della Polizia Municipale del II Municipio di Roma. Costruito in stile neogotico, il villino era stato un albergo e aveva ospitato perfino una casa di appuntamenti. Dalla fine degli anni 90, da quando cioè i Vigili hanno spostato la loro sede in viale Parioli, il Casino è in completo abbandono. E’ stato occupato più volte da nomadi o senza tetto e sgomberato. Per uscire dall’impasse, nel 2006 l’amministrazione Veltroni decide di assegnarlo ad una fondazione benefica, la Scheerson che avrebbe dovuto crearci un asilo nido. La Fondazione fa capo alla Comunità Ebraica di Roma ma evidentemente tra i vertici della Scheerson e il presidente della Comunità all’epoca non correva buon sangue. Infatti è nato un contenzioso tra chi dei due dovesse avere la gestione del villino. La Fondazione ne rivendicava il diritto: la Comunità Ebraica sosteneva di essere lei l’intestataria. A nulla è servito il tentativo di mediazione di Riccardo Pacifici (presidente della Comunità), né il ricorso al Tar. Il Villino, nel frattempo, è precipitato in un degrado senza precedenti.
L’Associazione, mediante la richiesta di una concessione al Municipio II ed al Patrimonio di Roma, intende poter provvedere in modo spedito alla messa in sicurezza, al restauro, alla manutenzione e alla gestione del Casino Nobile di Villa Leopardi.
Nell’ottica del progetto presentato dall’Associazione, la rigenerazione del fabbricato deve rappresentare un volano per la rigenerazione anche di tutte le aree verdi limitrofe. L’importanza del progetto è tale da divenire prioritaria per il Municipio. Inoltre, si deve sempre tener presente che l’immobile è soggetto a vandalismo ed occupazioni illegali, con la possibile formazione di attività legate alla microcriminalità e allo spaccio.