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Civitella Alfedena, non distante dalle magnifiche sponde del lago di Barrea, è la meta ideale per passare qualche ora in sella e staccare da tutto e da tutti. Oppure, la strada perfetta da fare con il gruppo di amici.

Civitella Alfedena in moto ed auto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

Partenza dall’Aquila capoluogo abruzzese, famoso per la Basilica di Collemaggio e la Fontana delle 99 cannelle, dal quale ci sposteremo tenendo la direzione sud-est, sfruttando il tracciato della SS 5 Tiburtina Valeria, arteria di collegamento tra Pescara e Roma. Pochi chilometri, durante i quali le curve iniziano subito a farsi sentire, e ci raccorderemo per un breve tratto alla SP 38 per poi passare sulla SS 696: la Vestina, questo è il suo nome, ci farà entrare nel meraviglioso entroterra abruzzese, caratterizzato da una natura fitta e incontaminata. Le curve, come sempre, sono fedeli: un continuo susseguirsi di destra-sinistra metterà alla prova voi e le vostre moto

Subito dopo San Benedetto dei Marsi ci affideremo alla SS 83 Marsicana, la strada della terra degli orsi abruzzesi che ci condurrà fino a destinazione. Il borgo di Civitella Alfedena, noto anche come borgo dei camosci, è piccolo e particolarmente accogliente. Parcheggiate la moto e godetevi una rilassante passeggiata tra i suoi vicoli, approfittandone per rifocillarvi e ricaricare un po’ le pile in attesa del rientro. Per non fare la stessa strada sfrutteremo la SR 590 e, a seguire, la SS 690 Avezzano – Sora. In questo modo faremo qualche decina di chilometri nel Lazio settentrionale, sino a tornare a Celano, ove incroceremo nuovamente la SS 696, ripercorrendo l’ultimo tratto sulle orme dell’andata.

Il borgo dei camosci

Nel bel mezzo dei Monti Marsicani, ai piedi del Monte Serpi Alto, sorge il piccolo borgo di Civitella Alfedena, un piccolo gioiello popolato da meno di 300 anime. Tra i suoi vicoli si respira ancora un’atmosfera antica, carica di valori ormai perduti in buona parte del mondo. La buona cucina e l’ospitalità sono una caratteristica di questi luoghi, dove potrete veramente riscoprire il valore della parola quiete. Ai margini del paese potrete addentrarvi nell’area faunistica del Lupo, mammifero autoctono della zona che qui trova il sua habitat ideale.

A pochi chilometri potrete gustarvi una romantica passeggiata sulle rive del lago di Barrea, invaso artificiale di medie dimensioni realizzato negli anni Cinquanta del Novecento per soddisfare la richiesta di energia elettrica nelle piane di Opi e di Barrea.

Passando, poi, per il paese di Celano, che troverete sul vostro cammino sia all’andata che al ritorno, non potrete non dedicare una tappa al meraviglioso Castello Piccolomini. La struttura, che risale alla fine del XIV secolo, sorge sul colle fortificato dall’imperatore Federico II nel 1223, durante l’assedio dei possedimenti dei conti di Celano. I Piccolomini, potente famiglia del tardo medioevo, ne entrarono in possesso nel 1463 quando Antonio Todeschini Piccolomini, nipote del ben più famoso papa Pio II, venne investito della Contea di Celano; egli si occupò quindi di terminare e abbellire la costruzione, aggiornandola al gusto rinascimentale. Oggi, il castello si presenta a noi in questa veste; al suo interno trova collocazione il Museo di Arte Sacra della Marsica e la sua Collezione Torlonia, importante collezione elevata a museo nazionale che ospita opera di raro pregio e importanza.