Lo ha voluto precisare l’assessora alla sicurezza di Roma Capitale, Monica Lucarelli, dopo che il Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria nei confronti del Campidoglio
Nelle metropolitane di Roma non ci saranno telecamere per il riconoscimento facciale. Lo ha assicurato l’assessora alle politiche della sicurezza di Roma, Monica Lucarelli. Una presa di posizione che arriva dopo l’apertura di un’istruttoria da parte del Garante della privacy. Il tutto nasce da un’audizione congiunta delle commissioni Giubileo e mobilità che si era tenuta il 6 maggio. In quell’occasione l’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patanè, aveva parlato delle nuove telecamere intelligenti da installare nelle metro romane. Occhi elettronici che, però, non riconosceranno i volti delle persone ma “i comportamenti sospetti” come specificato dall’assessore in una successiva intervista all’Adnkronos.
Niente telecamere con il riconoscimento facciale
Dopo giorni di polemiche feroci, l’assessora alla sicurezza di Roma, Monica Lucarelli, ha voluto precisare “che Roma Capitale non solo non ha mai considerato, ma non intende in alcun modo utilizzare sistemi di riconoscimento facciale. Questa decisione è presa in piena conformità con la normativa vigente e con il regolamento di videosorveglianza approvato in Giunta”.
Una presa di posizione netta che arriva poche ore dopo l’apertura di un’istruttoria da parte del Garante per la protezione dei dati personali, che ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale sul progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana. L’intento è capire se si vogliano installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”.
“Al momento – ha sottolineato ancora Lucarelli in una nota – non sono in corso trattamenti legati a tecnologie avanzate e qualsiasi operazione futura sarà eseguita nel rigoroso rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, con la massima attenzione alle garanzie per i diritti e le libertà degli interessati”.
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