L’annuncio del presidente del municipio III, Paolo Marchionne, sul futuro dell’ex scuola Parini: l’area è stata presa in carico dalla ditta di manutenzione per iniziare i lavori.
Un edificio che negli ultimi 16 anni le ha viste tutte: abbandono, diverse occupazioni da Casapound agli studenti del collettivo Osa – fino a una vendita-truffa stile Totò con la Fontana di Trevi. Ora, finalmente, per l’ex scuola Parini di piazza Capri si apre un capitolo nuovo, che la porterà a trasformarsi, grazie a un intervento di restyling finanziato con fondi Pnrr, in un polo civico per il quartiere, dotato di una biblioteca, una ludoteca e una sala convegni.

La partenza dei lavori
Come spiega il presidente del municipio III, Paolo Marchionne, l’area dell’ex scuola è stata “presa in carico dalla ditta di manutenzione che a breve inizierà i lavori. Un intervento molto significativo, che lascerà il segno, perché non vedremo più le finestre cadenti della vecchia scuola, ma operai a lavoro. E, soprattutto, entro il 2026 potremo godere di questo nuovo spazio. Abbiamo sempre detto che per il nostro municipio e per i nostri quartieri sono necessari nuovi spazi per la cultura”. Il progetto prevede la realizzazione di un polo civico e culturale, con una biblioteca, una ludoteca, sale di lettura, aule studio, un auditorium da circa 200 posti e spazi per il coworking. Un investimento complessivo di sei milioni e mezzo finanziati da fondi del Pnrr.
Dalle occupazioni alla vendita a un’azienda calabrese

L’ex scuola Parini è stata chiusa nel 2008 per lavori di ristrutturazione. Ma non ha mai più riaperto. Sono seguiti anni di abbandono, in cui l’edificio è stato più volte occupato: nel 2011 da Casapound, che chiedeva che fosse destinato alle famiglie in emergenza abitativa, nel novembre del 2020 è stata la volta degli studenti del collettivo Osa, srotolando sulla facciata dell’edificio uno striscione che recitava: “Ci riprendiamo la scuola che Pd e M5S ci stanno negando”. In mezzo c’è stato un progetto, avanzato dall’allora minisindaco, Giovanni Caudo, di realizzare nella struttura un polo geriatrico. Ma, come affermato dallo stesso Caudo a RomaToday, per il voto contrario dell’istituto comprensivo alla cessione dello stabile non se n’è fatto più nulla. Nonostante il reperimento dei fondi dalla Regione Lazio. Fino ad arrivare al gennaio del 2024, esattamente un anno fa, quando il municipio ha scoperto che la struttura era stata venduta a sua insaputa nell’agosto del 2021 a un’azienda agricola calabrese al costo di 95mila euro. Un’evidente truffa, come spiegato da Marchionne a RomaToday in questo articolo, che è riuscita comunque a mettere in allarme piazza Sempione. L’immobile, infatti, rientra tra quelli cosiddetti “indisponibili” nel patrimonio comunale.
Questo l’articolo di Roma Today che lascia intendere l’inizio dei lavori a breve, senza però dare una data certa. Sarà nostra premura controllare la reale attività di rigenerazione della scuola Parini contribuendo alla realizzazione di un’opera socialmente rilevante per tutto il quartiere.