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Forte Bravetta: futuro polo culturale di Roma

Il progetto di riqualificazione di Forte Bravetta si presenta come un’iniziativa di grande respiro, mirata a recuperare e valorizzare uno degli edifici militari storici che costituivano la cintura difensiva di Roma, edificata tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. L’intento è non solo quello di restituire nuova vita a una testimonianza significativa della storia della città, ma anche di offrirle nuove opportunità di fruizione e valorizzazione. Pur in attesa che vengano stanziati i fondi necessari per l’avvio dei lavori, il cammino intrapreso dalla Giunta Capitolina, in sinergia con l’Agenzia del Demanio, segna un passo decisivo verso la realizzazione di un progetto destinato a lasciare una traccia duratura nel panorama culturale e urbanistico della capitale.

Come confermato dal Presidente del XII Municipio Elio Tomassetti, la Giunta Capitolina ha preso atto della strategia proposta dall’Agenzia del Demanio per la valorizzazione dell’intero compendio di Forte Bravetta, inclusi gli spazi esterni.

Lo stesso ha spiegato: «il progetto non si limiterà alla sola  musealizzazione; ma alla valorizzazione del forte orientata su tre pilastri principali: cultura, identità e qualità ambientale».

«Il progetto per il futuro di Forte Bravetta spiega quest’ultimo, darà infatti vita alla creazione di un vasto polo culturale, con spazi dedicati alla cultura e all’arte, teatri, sale studio, biblioteche, aree espositive e laboratori creativi. Saranno previsti anche ambienti per attività educative e ricreative. Fra gli altri una ludoteca, spazi per attività sportive, sale per feste ed eventi, un centro multimediale, concerti musicali, spettacoli teatrali e rievocazioni storiche, spazi commemorativi e installazioni interattive. Inoltre, il complesso ospiterà aree destinate ad associazioni e spazi di lavoro condivisi. In collaborazione con l’Agenzia del Demanio, il Comune valuterà anche l’introduzione di funzioni legate alla musica, andando oltre la semplice organizzazione di eventi per includere spazi dedicati alla registrazione, produzione e post-produzione musicale, con l’ambizione di sviluppare una propria etichetta musicale».

Il piano di riqualificazione per Forte Bravetta dovrà naturalmente garantire la sua sostenibilità, prevedendo potenziali sbocchi commerciali come itinerari e visite guidate a pagamento, musei con bar, bookshop, ristorazione leggera e eventi gastronomici. Tuttavia, il Demanio sottolinea che, secondo le normative del piano territoriale paesaggistico regionale, le nuove costruzioni; o ampliamenti sono limitati al 20% e sempre nel rigoroso rispetto del contesto storico paesaggistico. L’obiettivo è restituire vivibilità e fruibilità quotidiana, creando un modello che potrebbe essere esteso alla riqualificazione di altri forti.

Tre le proposte avanzate per valorizzare gli spazi esterni al forte, tra cui le ex camerate, gli uffici e la mensa. La prima prevede l’istituzione di una sede per la formazione e produzione artistica, destinata a istituti specializzati nelle arti performative. La seconda mira al recupero degli edifici, ampliando gli spazi senza interventi invasivi, per ospitare ambienti polifunzionali come coworking a misura di famiglia, sale riunioni, laboratori e attività per i più piccoli. La terza, maggiormente orientata alla conservazione storica, prevede interventi di recupero che preservino la struttura natia, consentendo comunque la creazione di spazi polifunzionali nel rispetto dell’identità del luogo.

dal Web: di Simona SantanocitaIl Messaggero