Il ministro ha preferito uccidere una misura utile invece che correggerne gli errori e ha condannato alla crisi l’edilizia e migliaia di famiglie: il diverso approccio degli Stati Uniti.
La vicenda del Superbonus è emblematica di come una misura valida possa essere trasformata in un boomerang devastante quando gestita con approssimazione e superficialità. Al centro di questo disastro amministrativo troviamo il ministro Giancarlo Giorgetti, il quale, con una serie di decisioni scellerate dal punto di vista strategico, ha demonizzato una misura di rilancio economico che ha visto già molti paesi utilizzarla con successo.
Il FATTO Quotidiano
Il Superbonus 110% è stata una misura virtuosa in grado di abbattere il debito pubblico, infatti, la cessione dei crediti di imposta deve essere considerata come una moneta senza debito e per questo si è cercato di ostacolarne in tutti i modi la circolazione. Inoltre, ha rilanciato il comparto dell’edilizia e portato il paese verso quel traguardo di efficientamento energetico e sicurezza sismica degno di un paese civile.
A pagarne le spese come sempre i cittadini che di fronte ad una burocrazia complessa, al muro di gomma degli istituti di credito ed ad un cambio continuo, scellerato e retroattivo della stessa Legge hanno preferito rinunciare al Superbonus. Molti invece saranno costretti a pagare i danni senza averne nessuna colpa.
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